Cosa sappiamo della camera iperbarica nello sport?

Se è vero che il trattamento in camera iperbarica tende a essere tanto amato nel mondo dello sport, questo non soltanto per le prestazioni fisiche ma anche per la riabilitazione da traumi sportivi, esiste ancora oggi molta confusione sull’argomento.

Soprattutto considerando alcune evidenti difficoltà terminologiche, le quali causano -e continuano a causare- non pochi equivoci.

Vediamo di chiarire tutto con quest’articolo.

Camera iperbarica: benefici nello sport e non solo

I benefici apportati dal trattamento in camera iperbarica non si riducono all’ambito sportivo.

A dimostrarlo sarebbero non solo gli studi condotti da Shai Efrati sul trattamento iperbarico come rimedio all’invecchiamento, ma anche le considerazione effettuate dal professor Vincenzo Zanon, responsabile del servizio Ossigenoterapia dell’Istituto clinico Città di Brescia.

Aumentare i livelli di ossigeno nel sangue, trattamento che avviene in tutta sicurezza in un ambiente pressurizzato, rinvigorirebbe le cellule dell’organismo, con un nutrimento profondo che irrora ogni parte del corpo.

La maggior quantità di ossigeno che circola nel sangue sarebbe inoltre efficace contro diverse traumi e patologie:

  • infezioni necrosanti progressive;
  • intossicazioni da monossido di carbonio;
  • patologie da decompressione;
  • lesioni da schiacciamento;
  • Ipoacusia;
  • ulcere cutanee.

E la camera iperbarica nello sport?

Nello sport, i benefici apportati dalla camera iperbarica sono evidenti, ben dimostrati scientificamente e sicuramente noti a parecchi atleti.

Una maggior ossigenazione del sangue determina una superiore capacità di movimento, miglior prestanza fisica e più carburante per i muscoli.

La stanchezza si riduce, essendo l’ossigeno alla base della produzione di glicogeno: una delle principali fonti di energia per i muscoli

.Inoltre, vi è una maggior ripresa da traumi come fratture ossee e lesioni legamentose.

Situazioni in cui i livelli di dolore e sofferenza sono causati dall’assenza di ossigeno a causa del trauma.

Sembrerebbe, dunque, che per uno sportivo il trattamento iperbarico sia tutto vantaggi e zero rischi.

Ma allora perché permangono certi dubbi in proposito?

Camera iperbarica nello sport: confusione terminologica e quadro normativo

Alla base dei pregiudizi sul trattamento iperbarico nello sport, almeno al livello popolare, c’è una grave equivoco di fondo.

L’equivoco trova origine in una grave confusione terminologica e un’errata comunicazione.

Di ritorno dall’ultima New York City Marathon, il terzo posto Eyob Faniel, negli studi di Radio 24, spiega di esser costretto a trascorrere lunghi periodi in altitudine, lontano dalla famiglia, per non disabituare il suo fisico alle altezze elevate.

Un inconveniente a cui molti atleti mondiali hanno rimediato, sottoponendosi a sessioni di camera iperbarica.

Trattamento che è però vitato agli atleti italiani, in quanto considerato doping.

Trattamento iperbarico o ipobarico?

In realtà, esistono due trattamenti a base di ossigeno pressurizzato: l’ossigeno iperbarico e ipobarico.

Molte volte, al livello comunicativo, i due termini sono trattati alla stregua di sinonimi, con la conseguenza -piuttosto scontata- di creare confusione.

Fra questi due trattamenti, spiega il professor Zanon, c’è una grande differenza.

Mentre con la camera ipobarica la pressione dell’ossigeno diminuisce, simulando ciò che avviene in grandi altitudini, con quella iperbarica la pressione aumenta, come avviene invece addentrandosi nelle profondità del mare.

Gli effetti della camera ipobarica

Se con la camera iperbarica -lo abbiamo visto- viene aumentato il livello di ossigeno nel sangue, con quella ipobarica viene incrementata la presenza di un ormone: l’eritropoietina.

A quest’ormone è affidata la produzione di globuli rossi, i quali favoriscono lo scambio di ossigeno fra i vari tessuti del corpo, producendo un aumento delle prestazioni fisiche.

Camera iperbarica nello sport. L'immagine mostra un uomo che si sottopone a un trattamento di camera iperbarica: trattamento molto adoperato fra sportivi e non.

In Italia la camera ipobarica è considerata doping

C’è però un altro aspetto a complicare la differenza fra questi due trattamenti nel mondo dello sport: quello normativo.

In Italia, come espresso dalla legge 376 del 2000 e dal DM 30/12/2002, qualunque trattamento di “doping ematico”, che alteri di fatto la massa eritrocitarica, è vietato agli sportivi.

Nondimeno, questo divieto non vale al livello internazionale.

La normativa comunitaria, sebbene esprima qualche riserva e raccomandazione, lascia i Paesi membri liberi di muoversi.

In alcuni Paesi come Svizzera e Spagna la camera ipobarica è addirittura incoraggiata per gli sportivi.

Perché la camera ipobarica è considerata doping e quella iperbarica no?

Proprio in quest’aspetto, si completa la differenza fra i due trattamenti.

Con la camera iperbarica, il corpo non viene indotto ad aumentare lo scambio dei livelli d’ossigeno fra i tessuti, ma viene sottoposto a un ambiente ricco di ossigeno in una camera pressurizzata.

In tal caso, come abbiamo detto, i benefici riguardano non soltanto il mondo dello sport, ma l’intera salute della persona.

Va evidenziato che esiste molta disinformazione su come sottoporsi al trattamento iperbarico.

La causa è ancora una volta attribuibile a un ingenuo -sebbene in parte giustificabile- modo di sponsorizzare e parlare del trattamento.

Famosa, la foto di Icardi su Instagram, dove lo sportivo -maschera per l’ossigeno in vista- scrive di sottoporsi a trattamento iperbarico nella propria abitazione.

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