Ormai la perdita d’udito è un problema che affligge ogni anno milioni di persone.
Si calcola, nel nostro Paese, un numero di 7 milioni di casi: il 12% della popolazione italiana.
La perdita d’udito non si manifesta sempre in forma severa; può insorgere in modo lieve, con problemi di acufene e lieve ipoacusia.
Manifestazioni che, a ogni modo, si ripercuotono sulla nostra quotidianità e vita sociale, e sono suscettibili di peggioramento.
La camera iperbarica è fra le ultime novità sperimentate per curare la perdita d’udito: consiste, essenzialmente, nella somministrazione di ossigeno a una pressione superiore rispetto a quella atmosferica.
Tutto questo in un ambiente medico controllato: in presenza di uno specialista.
Ma come agisce la camera iperbarica nel curare la perdita d’udito?
Vediamolo subito in quest’articolo!
Camera iperbarica per curare la perdita d’udito: un trattamento medico con ossigeno pressurizzato
Prima di parlarvi della camera iperbarica, chiariamo subito che non si tratta di una cosa new age o alternativa.
Benché trovi largo uso in ambito estetico -nella prevenzione dell’invecchiamento e il ringiovanimento delle cellule- parliamo di un trattamento medico a tutti gli effetti.
La camera iperbarica dev’essere prescritta necessariamente da un medico: un audiologo stabilirà i tempi di trattamento necessari, sulla base dei sintomi rilevati nel paziente.
Diversi modelli di camera iperbarica
Come dicevamo, il trattamento consiste in un particolare ambiente in cui l’ossigeno viene introdotto nell’organismo a una pressione 2 volte più alta rispetto a quella atmosferica.
Il termine camera fa riferimento proprio allo spazio fisico in cui viene somministrato questo trattamento.
Esistono diversi modelli di camera iperbarica.
Hanno la forma di piccole celle e possono essere singole o ospitare più pazienti.
All’interno delle camere, supervisionati da un medico, è possibile rilassarsi e fare ciò che si vuole: persino leggere.
Si tratta, del resto, di un trattamento non invasivo, che viene espletato senza procurare troppi problemi.
Ma perché introdurre nel proprio corpo ossigeno pressurizzato? E come può, questo trattamento, curare la perdita d’udito?
Ossigeno pressurizzato per curare la perdita d’udito e tutto l’organismo
Bisogna considerare che a beneficiare degli effetti dell’ossigeno pressurizzato non sono soltanto coloro che manifestano la perdita d’udito.
Nella nostra atmosfera, la percentuale d’ossigeno è del 20,9%; il resto è costituito da azoto e da alcune componenti minori.
La camera iperbarica aumenta il volume di questo gas nel plasma, facendo lavorare più le arterie e riducendo la pressione del sangue nelle vene.
Vi chiederete a cosa serva tutto questo.
È risaputo, però, che meno ossigeno nell’organismo favorisce l’invecchiamento dei tessuti e la morte cellulare.
Ossigeno pressurizzato: un organismo giovane e in salute
Mantenere le cellule giovani è il sogno di tutti coloro che non vogliono invecchiare. Il mito di quest’epoca: un corpo sempre in forma, splendente e luminoso.
Non è un caso che il trattamento iperbarico sia il preferito dalle star: esse amano sottoporvisi con lunghe sedute.
Tessuti più nutriti d’ossigeno, però, non sono soltanto più giovani: sono in salute.
Oltre a favorire la moltiplicazione cellulare, l’ossigeno iperbarico aumenta la capacità di guarigione.
È stato impiegato con successo in numerosi casi di
- Fibromialgia, reumatismi, dolori articolari;
- Lesioni cutanee;
- piede diabetico;
- ulcere croniche;
- riabilitazione ictus.
Si consideri anche che l’ossigeno
- velocizza i processi di riparazione dei tessuti;
- ha proprietà infiammatorie;
- aumenta la risposta immunitaria;
- moltiplica l’afflusso di sangue, raggiungendo le aree poco irrorate dell’organismo;
- Uccide i batteri presenti e crea condizioni difficili per quelli anaerobi.

Camera iperbarica per curare la perdita d’udito
Nei casi di perdita d’udito, gli effetti positivi della camera iperbarica sono stati sperimentati negli ultimi anni.
I casi di successo sono tanti e comprendono
- otite
- disturbi dell’equilibrio
- riduzione dell’udito
- acufene
- malattia di Menière
- ipoacusia
Acufene, Ipoacusia e perdita d’udito: come li cura l’ossigeno iperbarico?
Non è soltanto la perdita grave d’udito: altri disturbi come acufene e ipoacusia possono compromettere seriamente la vita di chi ne è affetto.
Fruscii, ronzii, senso di sbandamento, vertigini sono alcuni degli effetti.
La camera iperbarica riesce a curare questi disturbi proprio perché aumenta l’afflusso di sangue nel cavo uditivo, migliorando decisamente la qualità del proprio udito e la risposta dell’organismo.
Ma quanto tempo richiede il trattamento?
Camera iperbarica per curare la perdita d’udito: quante sedute?
Il numero di sedute necessario è sempre stabilito da uno specialista.
Si parla, in genere, di 18 o 10 incontri: trattamento che dura qualche mese.
Il numero di incontri, ovviamente, si riduce se gli episodi sono acuti e non cronici.
Camera iperbarica: qualche raccomandazione
Tutto questo, però, non deve spaventarvi.
Come dicevamo, il trattamento è del tutto non invasivo.
Si è costantemente sotto il controllo di un professionista e, all’interno della camera, è possibile svolgere tranquille attività di svago, essendo il trattamento piacevole e rilassante.
L’unica cosa che potreste avvertire è il classico orecchio tappato -ma è sufficiente deglutire- e qualche brivido per il cambiamento di pressione.
Vi sono casi in cui l’uso della camera iperbarica non è raccomandata -malattie cardiopatiche e cure famacologiche specifiche- ma questo non deve preoccuparvi troppo, dal momento che il ricorso o meno al trattamento avviene solo tramite consulto di uno specialista.
Se avete problemi d’udito, la camera iperbarica rappresenta, certo, una cura piacevole ed efficace.
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