La fibromialgia è una malattia reumatica che ogni anno colpisce gran parte della popolazione femminile mondiale, causando dolore, astenia e intenso affaticamento fisico e mentale.

Diverse cure sono state sperimentate nel corso degli anni, anche se i risultati restano dubbi.

Una nuova speranza arriva da uno studio condotto in un’università di Israele, il quale farebbe emergere la possibilità di curare la fibromialgia servendosi di un trattamento con ossigeno iperbarico.

Benché il campione di riferimento sia ristretto, e ci siano ancora molte cose da approfondire, i risultati, a detta di Piercarlo Sarzi Puttini, direttore dell’unità di reumatologia dell’Ospedale Sacco, sono molto incoraggianti.

Molto più di quelli che emergono dalla terapia farmacologica.

Ma perché scegliere l’ossigeno iperbarico come cura alla fibromialgia?

Fibromialgia: una patologia reumatica curata con l’ossigeno iperbarico

Prima di capire come si sia arrivati a contemplare la cura tramite ossigeno iperbarico, è bene comprendere subito quanto sia difficile curare questa patologia reumatica.

Esatto, avete capito bene: l’opinione popolare tende a equipararla a una specie di artrite, ma la fibromialgia non ha in realtà a che fare con nessuna deformazione articolare.

Parliamo, piuttosto, di una particolare forma di reumatismo che coinvolge i tessuti molli, scatenando dolori al livello di muscoli e ossa e causando, infine, spossatezza.

Fibromialgia: difficoltà di diagnosi

Nel nostro Paese, la fibromialgia colpisce ogni anno 1,5 milioni di persone.

Diffusa prevalentemente fra le persone di sesso femminile, si manifesta generalmente nel periodo adulto, anche se prima della menopausa.

Oltre che la cura, è oggetto di dibattito negli ambienti accademici la sua diagnosi.

Non è assolutamente facile individuare la fibromialgia: nonostante i dolori, infatti, agli esami diagnostici tradizionali, i pazienti mostrano sempre risultati negativi.

Ragion per cui la presenza di fibromialgia viene stabilità sempre ricorrendo a una collaborazione fra più figure.

Un approccio multidisciplinare capace di stabilire un nesso fra i dolori lamentati e le condizioni riscontrate dal medico.

La diagnosi viene effettuata con la presenza congiunta di un ortopedico, un reumatologo, uno psichiatra, un professionista della terapia del dolore e un fisiatra.

Ma quali sono le cure disponibili contro la fibromialgia? E come si è arrivati, nel tempo, a considerare la strada dell’ossigeno iperbarico?

Le cure per la fibromialgia, oltre all’ossigeno iperbarico

Le cure tentate sinora contro la fibromialgia agiscono sui sintomi e non sulle cause: si cerca, in sostanza, di smorzare il dolore.

Uno scopo che viene inseguito sia servendosi di cure farmacologiche -oppioidi, anticonvulsionanti e analgesici- che di terapie riabilitative di vario tipo, l’esercizio fisico e trattamenti di idrochinesi.

Esercizi per sviluppare i muscoli e tenere il fisico in allenamento sono sempre contemplati.

Fra questi, sono incluse lunghe camminate che dovrebbero ripetersi in una sequenza di 2-3 volte a settimana per circa mezz’ora.

Non mancano terapie sperimentali e all’avanguardia come la Tens, che stimola le terminazioni nervose tramite elettrodi, e la Tecar, che interviene invece al livello di tessuti, servendosi di frequenze elettromagnetiche.

La terapia con ossigeno iperbarico si differenza da queste per un motivo particolare: agisce non sui sintomi, ma sulle cause.

Ossigeno iperbarico: azione sulle cause della fibromialgia

I dolori causati dalla fibromialgia scaturirebbero, in realtà, da un’alterazione dei neurotrasmettitori: impulsi sbagliati compromettono la funzione muscolare e articolare, procurando uno stato di rigidità.

È quello che emerge da uno studio dell’università di Tel Aviv.

Sottoporre il proprio corpo a ossigeno puro, in un ambiente pressurizzato, determina un maggior afflusso di sangue ai tessuti.

I risultati?

Una normalizzazione dell’attività cerebrale: le risonanze magnetiche mostrano la cessazione dello stato di iperattività della corteccia insulare posteriore -responsabile della percezione del dolore- e una maggiore attività della zona frontale.

La fibromialgia è una delle malattie reumatiche più diffuse fra le donne del nostro Paese: l'ossigeno iperbarico, secondo una ricerca condotta dall'Università di Israele, è una delle cure più efficaci contro questa patologia. Nella foto, una camera iperbarica monoposto.

Ossigeno iperbarico: una cura contro la fibromialgia e altri mali

L’ossigeno pressurizzato viene somministrato tramite maschera oro-nasale in una camera iperbarica.

Un ambiente chiuso dove la pressione atmosferica presenta livelli superiori rispetto alla norma.

Oltre che nel ritardare l’invecchiamento, il trattamento si è dimostrato efficace nella cura di diversi disturbi e patologie: ulcere cutanee, embolia, avvelenamento da monossido di carbonio e infezioni tissutali.

Molti i successi nel trattamento dell’artrite, nella ricostruzione delle cellule neuronali danneggiate da ictus e di tutte quelle patologie in cui viene coinvolto il sistema nervoso centrale.

Ossigeno iperbarico e fibromialgia: lo studio

Lo studio dell’università israeliana è stato condotto su un campione di donne di età compresa fra i 21 e i 67 anni.

Le sedute erano 40 e venivano somministrate cinque volte la settimana con una durata di novanta minuti l’una, l’ossigeno a una pressione di 2 ATA.

Nel campione, inoltre, erano presenti due segmenti distinti.

  • Di trattamento: soggetti i cui parametri sono stati verificati sia all’inizio che alla fine della terapia.
  • Gruppo crossover: soggetti monitorati prima di iniziare lo studio, dopo e alla fine della terapia.

I risultati: l’ossigeno iperbarico migliore di altre cure contro la fibromialgia

I risultati mostrano la superiorità dell’ossigeno iperbarico rispetto ad altri trattamenti contro la fibromialgia, essendo questo l’unico percorso capace di intervenire sulle cause reali dei dolori muscolari e articolari.

Tuttavia, sebbene non si nutrano dubbi circa le potenzialità in termini di guarigione, non sono ancora chiari i tempi -numero di sedute- necessari per raggiungere tali risultati.

Aspetti che, in futuro, verranno approfonditi con ulteriori studi.

Ossigeno iperbarico o sottocutaneo? Quale la terapia migliore?

Esiste la possibilità di nutrire i tessuti con iniezioni sottocutanee di ossigeno: questo in modo da ridurre le infiammazioni e lenire il dolore.

Tale trattamento però, oltre a richiedere più sedute, non mostra la stessa efficacia dell’ossigeno iperbarico nel nutrire i tessuti in modo profondo e pervasivo.

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